Categorie
Storia

Il Cimitero

Il luogo dove ora sorge il Cimitero anticamente apparteneva all’Eremo di Fonte Avellana ed era occupato dalla Chiesina di Santa Lucia.

Acquistato successivamente dai Cerasi di Roma, come tutti gli altri possedimenti della zona appartenenti all’Eremo, venne da lui concesso per seppellire nel 1855 i numerosi morti per l’epidemia di colera.

Essendo diventata la chiesina fatiscente, i Roncitellesi si batterono affinché diventasse cimitero comune.

Per questo essi offrirono gratuitamente il loro lavoro.

Roncitelli e Montignano sono le uniche Frazioni di Senigallia ad avere un loro Cimitero.

All’interno di esso sono ancora visibili antiche tombe.

Tombe più antiche




A= Tomba di don COSTANTINO QUAGLIANI parroco di Roncitelli dal 1855 al 1885 – Tomba di Carola Quagliani sorella del Parroco, morta nel 1883 a 59 anni- Tomba di Luigino Bonetti pronipote del Parroco morto nel 1881 a 12 anni- Tomba di don Giuseppe Gobbetti ultimo Rettore di Santa Liberata, morto nel 1890 a 80 anni (una lapide lo ricorda all’interno della chiesina)
Tomba A – Testi delle iscrizioni – NEL Dì 16 SETTEMBRE 1890 AL DOLCE AMICO COL QUALE VOLLECOMUNE QUESTA TOMBA DA CEREBRAL CONGESTIONE FU RICONGIUNTO IL SACERDOTE GIUSEPPE GOBBETTI IN SENIGALLIA AQ 12 RETTORE PER MEZZO DI S. LIBERATA – CAROLA QUAGLIANI PIA RITIRATA PAZIENTE ENTRO SECONDA…… A.58 M.3 G13 …RE NIPOTI MARIA ED IRENE dietro – ANGELO TUTELARE DI QUESTA TOMBA E’ LUIGINO … E DI MARIA QUAGLIANI QUI POSERO DI A.7 M.7 G. .. 22 OTTOBRE 1884

Scritte sopra Tomba B
B= Tomba di Giovanna Leonardi in Boldreghini morta nel 1875 a 48 anni. Testo dell’iscrizione- L’ANIMA DI GIOVANNA LEONARDI IN BOLDREGHINI PACE IMPLORA 20 APRILE 1875
C= Tomba di Candida Gresta moglie di Luigi Federiconi morta nel 1876 a 37 anni. Testo dell’iscrizione ….MARITO LUIGI E GLI APPASSIONATI FIGLI GIUSEPPE ALBERTO GIULIO ADALGISA E…. CON PIANTO INCONSOLABILE PONEVANO.
Tomba di REMO GIORGETTI morto nel 1890 a 13 anni. Testo dell’iscrizione – MONUMENTO DI UN ANGELO NOME REMO MORTALE 13 ANNI 9 MESI 12 Dì SPARVE ALL’AURORA CHE RICORDA AL MONDO GESU.’ 19 GENNAIO 1890 – REMO SE IN SEMBIANZE DI FIGLIO ERI TU IL CUSTODE NOSTRO CELESTE DEH! CON LA ILLUSIONE GIA’ DOLCE ORA AMARISSIMA NON SIA CESSATA SU DI NOI LA TUA TUTELA — ANTONIO E ADELE GIORGETTI (Tomba Vegliò dove sono sepolti Antonio Giorgetti nato nel 1839 e Barbetti Agrippina vedova Giorgetti nata nel 1886)

De Fornacciari Conjurazione

Categorie
Storia

Il Cabreo

Il Cabreo delle Possessioni di San Giovanni.

Nel 1748 il Parroco di Roncitelli don Domenico Bernabei commissionò al geometra Bolognese Giuseppe Ghelli l’esecuzione di un Cabreo, ovvero un disegno riguardante le possessioni della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista di Roncitelli.

Il Cabreo misura 37×47 cm. circa, rilegato in pesante cartone con costola in pelle, consta di 52 pagine.

In esso vengono “delineate” 7 Possessioni in 7 fogli, di ognuna di esse sono descritti i vari corpi di terra che la compongono.

I 7 disegni sono vivacizzati da colori pastello (verde per le coltivazioni, rosa per le case, giallo per le strade) mentre quelle dei corpi di terra sono monocromi.

In sintesi le Possessioni sono 7 ed i campi 26.

Descrizione del Campo di San Giovanni dove sorgeva l’antica Pieve

Inizio Cabreo

Prima Possessione di San Giovanni

(Casa colonica di Boldreghini Firmino ora appartamenti

sopra L’Acli a fianco a ex casa del Medico)

Seconda Possessione del Pastano

(casa colonica di Schiaroli Marino)

Terza Possessione delle Coste o Melgranati

(casa colonica di Santolini)

Quarta Possessione di Santa Lucia

(casa colonica di Fraboni Settimio)

Quinta Possessione della Valle di Rupoli

(casa colonica di Sartini Pietro)

Sesta Possessione de li Profondi Caldesi

(casa colonica di Rettaroli)

Settima Possessione del Pulciaro o Ghirola

(casa colonica di Benenchia Gabriele)

Il Cabreo di Santa Liberata

Parole del Parroco don Domenico Bernabei

a coronamento del suo impegno archivistico

Fine Cabreo

Santa Liberata

Categorie
Storia

Le origini

I primi documenti relativi a Roncitelli risalgono agli inizi del Mille, quando il paesaggio naturale delle Marche cambia: a seguito di un graduale processo di crescita demografica si procede ad un intenso dissodamento e ad un ampliamento delle aree coltivate alle spalle dei centri abitati.

Roncitelli comincia ad essere citato all’inizio del Mille in documenti appartenenti per lo più all’eremo di Santa Croce di Fonte Avellana che avrà la maggior parte e la più ricca dei suoi possedimenti nel comitato di Senigallia, con centro Monterado.

In questi documenti Roncitelli è chiamato anche Trenciano, Campo Bozzoli, Galuppeto e Monte Loreto. Spetta allo storico Alberto Polverari il merito di aver identificato il nome di Galuppeto con quello di Roncitelli facendo riferimento alla stessa etimologia: campi roncati, cioè disboscati.

Tuttavia Roncitelli in questi documenti viene citato come “fondo”, non come abitativo organizzato. Con l’avvento dei Franchi, quando Senigallia fu affidata ai marchesi di Ancona e poi concessa ad un “comes” (conte = funzionario) che favorì gli insediamenti nella campagna circostante, i vari “fondi” cominciarono ad assumere una propria autonomia sociale e religiosa a causa delle difficoltà di comunicazione tra le varie zone.

È significativo il fatto che tra il X e il XIII secolo nel territorio di Roncitelli compaiono numerose chiese, andate distrutte nel tempo, centri appunto di queste forme di autonomia locale.

Mappa del territorio di Roncitelli con l’ubicazione delle chiese andate distrutte nel tempo